Dal 7 fino al 30 giugno, scadenza poi prorogata fino al 24 luglio, la Tour de l’Archet di Morgex ha ospitato una grande mostra collettiva, frutto di un lungo percorso di riflessione sul patrimonio culturale e sui tanti modi di raccontarlo attraverso interventi di arte partecipata che la Fondazione Sapegno ha proposto in particolare alle studentesse e agli studenti delle classi quarte e quinte del Liceo Classico-Artistico-Musicale di Aosta a partire dalla primavera 2021.
Fumetto, fotografia, multimedialità, videoarte, pittura, musica, installazioni ambientali: sono diversi i linguaggi artistici individuati per promuovere, con sensibilità e attenzione, la conoscenza di beni spesso sconosciuti al grande pubblico.
Il progetto “Far Conoscere” – uno dei tre volet del Piano integrato tematico (PiTEm) Pa.C.E. “Patrimonio Cultura Economia”, la cui finalità generale è la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale diffuso delle zone rurali e di montagna del territorio Alcotra Francia/Italia – si è posto l’obiettivo di coinvolgere nella promozione del patrimonio culturale, attraverso un metodo partecipativo, i giovani residenti o domiciliati sul territorio Alcotra, cui spetterà nei prossimi anni il compito di promuovere, anche turisticamente, i beni culturali presenti nelle aree in cui vivono.
Le azioni della Fondazione Sapegno (che è intervenuta nel progetto in qualità di soggetto attuatore della Soprintendenza per i Beni e le attività culturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta), avviate nell’autunno 2019, pochi mesi prima del dilagare della pandemia da Covid-19, sono state fortemente condizionate dalle misure sanitarie e dalle ricadute dell’emergenza sul mondo della scuola, sui siti culturali, sulla socialità in genere. In particolare, i giovani artisti, italiani e francesi, che hanno aderito ai primi due bandi promossi dalla Fondazione Sapegno fra fine 2019 e inizio 2020 per sollecitare la creazione di nuove opere d’arte hanno dovuto lavorare durante il lockdown e le successive chiusure prolungate dei siti culturali. I 180 studenti del Liceo Classico-Artistico-Musicale, coinvolti l’anno seguente, hanno a loro volta dovuto affrontare la scuola in DAD e le restrizioni imposte ai contatti extrafamiliari.
Eppure le ragazze e i ragazzi coinvolti hanno dimostrato una straordinaria resilienza e ci hanno offerto uno sguardo fresco e pieno di meraviglia sul patrimonio culturale che ci circonda e che spesso trascuriamo, mettendo in pratica le suggestioni ricevute nella primavera 2021, quando la Fondazione Sapegno ha proposto loro un ciclo di undici videoconferenze che hanno fatto scoprire ai ragazzi diversi interventi di arte partecipata e pubblica: grazie a quelle lezioni, tenute da docenti, ma anche da artisti e professionisti nelle ore di educazione alla cittadinanza, gli studenti hanno compreso il ruolo attivo che ogni cittadino può avere nella custodia e nella valorizzazione del patrimonio culturale, favorendone la conoscenza e la fruizione anche da parte di pubblici non specialistici.
Nel corso della scorsa estate gli studenti del LICAM, suddivisi in ventotto gruppi composti da ragazze e ragazzi provenienti dai tre indirizzi della scuola, hanno quindi individuato ventotto beni culturali da promuovere attraverso la creazione di una narrazione/installazione artistica. Le loro scelte si sono orientate verso il patrimonio immateriale (leggende, tradizioni, savoir-faire), il patrimonio rurale (mulini, ru, Musée de Petit Monde), l’archeologia industriale (miniere, torre piezometrica di Aosta) e comunque verso beni poco noti al grande pubblico, spesso non completamente accessibili.
Nel mese di marzo gli studenti hanno seguito quattro giorni di workshop, tenuti da professionisti e artisti specializzati in narrazione per immagini, fotografia, linguaggi performativi, installazioni ambientali e in multimedialità dei beni culturali. I laboratori hanno permesso loro di mettere a punto un progetto di valorizzazione dei beni culturali scelti ma anche di tessere, dopo il contesto pandemico, legami e amicizie, costruire in squadra un lavoro originale e creativo, confrontarsi con punti di vista e competenze diversificati e arricchenti, aprirsi a nuove prospettive, anche in ambito lavorativo.
Oltre ai 28 lavori realizzati dagli studenti del LICAM, la Tour de l’Archet ha ospitato una sezione dedicata ai giovani artisti che hanno aderito ai due bandi promossi fra fine 2019 e inizio 2020, ai quali è stata proposta, nella mattinata del 6 giugno, una tavola rotonda, coordinata dal prof. Enrico Fornaroli, di riflessione sui temi affrontati nelle loro opere, alla quale hanno partecipato anche alcuni degli artisti che hanno tenuto i workshop primaverili.
La Fondazione Sapegno tiene a ringraziare tutti i giovani che si sono cimentati in questo progetto, fornendo ai visitatori della mostra una preziosa occasione di scoperta e di incontro, e la Dirigente e i docenti del LICAM, che hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso articolato e complesso.